La Asl Napoli 1 ha deciso di internalizzare i centri di salute mentale. A rischio ci sono 1000 posti di lavoro degli operatori delle cooperative sociali che da anni gestiscono questi centri.
Ma soprattutto si rischia di perdere un modello di cura fondato sulle attività sociali e sui percorsi di riabilitazione attraverso le reti territoriali, e non solo con il trattamento sanitario. Siamo andati al centro "Gatta blu" di Scampia per capire cosa sta succedendo in un settore che riguarda migliaia di utenti e lavoratori.
Se resta solo la parte medica noi rischiamo di regredire pericolosamente - sottolinea Letizia Alfano della cooperativa Era - cioè rischiamo di tornare a prima di Basaglia. Il nostro è un modello di cura costruito in 30 anni, abbiamo costruito delle reti territoriali con associazioni sportive, culturali, enti di promozione sociale che garantiscono una serie di attività esterne che sono il cuore del percorso di cura per gli utenti". Abbiamo raccolto la testimonianza di Vittoria, una utente del centro: " Io ho imparato i colori ad esempio, ma anche a lavorare la ceramica, ho soprattutto imparato che posso scrivere, scrivere sempre ogni volta che voglio e che la scrittura è libertà ed io amo la libertà. La mia vita cambierebbe in peggio, significherebbe togliermi uno spazio in cui svolgo le mie passioni, in cui creo legami ed amicizie, incontrerei solo dei medici".